L'atlante

Dal Polo alla Jugoslavia devastata dalla guerra civile; dalla Somalia alle autostrade americane, dalla Thailandia a Pompei: non c’è quasi terra o contesto umano che William Vollmann non abbia esplorato e raccontato. L’atlante è, letteralmente, la cronistoria di questa erranza continua e irrequieta, ricostruita attraverso cinquantadue oggetti narrativi diseguali per lunghezza e per tono, ma accomunati dalla stessa brutale innocenza e umanità. I frammenti e i racconti sono organizzati in una struttura palindroma: il primo testo viene ripreso dall’ultimo, il secondo dal penultimo, e il racconto centrale contiene tutti gli altri, come una silloge ideale. Alcuni testi rappresentano una versione compressa dei libri che Vollmann al momento della pubblicazione aveva già scritto. Tanto basta per lasciar capire che L’atlante è un viaggio insieme geografico e personale: una mappa per orientarsi nel mondo «fuori» e al tempo stesso scoprire l’universo narrativo di uno scrittore che conosce ben pochi paragoni.


A lezione di scrittura con William T. Vollmann e Luca Briasco

Titolo originale: The Atlas
Traduzione: Cristiana Mennella

ISBN: 978-88-3389-466-9
Pagine: 532
Pubblicazione: mag 2023

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Titolo originale: The Atlas
Traduzione: Cristiana Mennella

ISBN: 9788833895017
Pagine: 532
Pubblicazione: mag 2023

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Le recensioni della stampa

Vanni Santoni - La Lettura - Corriere della Sera

L'atlante è emblematico: un libro perfetto per ricordarsi quanto scriva bene Vollmann, anzi quanto si possa scrivere bene, in generale.
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Loredana Lipperini - Fahrenheit - Rai Radio 3

Intervista a William T. Vollmann
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Alfredo Palomba - Il Foglio

Non solo la varietà geografica – trattata con un’eterogeneità di stile che spazia dall’iperrealistico all’epico, dal biblico al giornalistico al surreale, e con un linguaggio sempre barocco e metafori...
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Marco Petrelli - Alias - Il Manifesto

Vollmann non è mai mosso da un morboso intento documentario né dal desiderio di strappare al lettore il brivido facile del disgusto. Nel sangue, nell’abbandono, nel sesso, tutti sgradevolmente dipinti...
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Leonardo G. Luccone - Robinson - La Repubblica

La prosa di Vollmann è avvolgente, un diarismo glacé guidato dai lampi dell'analogia.
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Gianluca Herold - Rivista Studio

Perché Bill fa saltare tutti i generi letterari, mescolando fiction e autofiction, saggio storico e reportage, allegando note, fonti, tabelle, foto – e lo fa in una quantità semplicemente incalcolabil...
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Rumore

Una mappa per orientarsi nel mondo e nell'universo narrativo dello scrittore.
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Guido Caserza - Il Mattino

Storie brevi e on the road con la struttura del palindromo: un puttaniere tra amore e morte.
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Massimiliano De Conca - Mangialibri

L’intento non è quello di srotolare un plot dove tutte le cose e le persone trovino una connessione, ma lasciare che le connessioni, se ci sono, riemergano trovando il loro posto senza forzature. Una ...
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Andrea Paolucci - Rock'N'Read

L’Atlante appare come un’Odissea, capace di cantare i dolori e le (poche) gioie dell’essere fallibili.
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Marco Tagliaferri - Atlante - Treccani

Vollmann elude la scissione cartesiana ritrovando un’unità grazie alla quale qualsiasi conoscenza non potrà più essere dedotta da semplici astrazioni o riflessioni razionali.
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Marco Drago - D - La Repubblica

Una prosa ricca di calore e umanità, Vollmann è uno scrittore eccezionale per l'empatia che sprigiona in ogni sua notazione.
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Matteo Meschiari - Doppiozero

L’autore raccoglie, riordina, organizza in movimento palindromo i pezzi, stabilisce echi interni, attiva richiami a distanza, simmetrizza, e al tempo stesso sabota tutto (struttura e funzione)
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Gianluca Herold - Linkiesta

Intervista a William T. Vollmann
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Massimiliano Dal Barba - Corriere della Sera - Brescia

Cinquanta pezzi sulla perdita, il viaggio, l’abiezione e la bellezza, la luce intollerabile del male e il doppiofondo del bene.
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Franco Ricciardiello - PulpLibri

L’aspetto sorprendente è che questo libro rimane comunque una specie introduzione allo scrittore, un campionario di stili, temi, generi, personaggi e punti di vista validi ancora oggi, oltre un quarto...
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PDE

La geografia che traccia Vollmann assume così contorni infernali, troppo e purtroppo umani in questa storia di poveri, di dannati, di fucili e di guerra. Quello che conta di questi racconti in miniatu...
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Gian Paolo Serino - Il Giornale

Visioni cupe e a volte terrificanti della realtà del sottoproletariato, a ogni latitudine e longitudine, che sono poeticamente e dannatamente reali.
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Lorenzo Gafforini - Magma Magazine

La grandezza di Vollmann giace tra le righe di ogni sua singola annotazione. L’atlante (acquista) è summa della sua enciclopedica produzione, l’ideale sia per l’approfondimento sia per il primo approc...
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Gabriele Ottaviani - Convenzionali

Un reportage di viaggio esistenziale, essenziale, imprescindibile.
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Angelo Cennamo - Telegraph Avenue

Un capolavoro.
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Gianluca Catalfamo - Il Libraio

Da leggere nei cinque minuti tra la veglia e il sonno, come consiglia l’autore, ma solo nelle notti in cui ci si sente coraggiosi davvero, una o due pagine, e poi chiudere in fretta e pregare di dimen...
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Gianluca Herold - Rivista Studio

Siamo di fronte a un atlante metaletterario, prima ancora che geografico, una cartina attraverso la quale guardare dentro gli anfratti esistenziali della sua letteratura, delle sue ossessioni. È un li...
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