Due o tre cose che so di sicuro
Esistono tanti modi in cui i pettegolezzi di una generazione possono trasformarsi in leggende per chi li eredita. Lo sa bene Dorothy Allison che, con Due o tre cose che so di sicuro, ci regala un memoir intenso e lacerante che è piccolo gioiello. Illustrato con fotografie tratte dalla collezione personale dell’autrice, racconta la storia delle donne della sua famiglia – figlie, sorelle, cugine e zie – e degli uomini che le hanno amate, che spesso hanno abusato di loro e che, ciononostante, ne hanno condiviso i destini. E racconta la storia della stessa Dorothy e del percorso di riscatto che l’ha portata a scrivere La bastarda della Carolina, salutato anche in Italia come un capolavoro, e a conquistare, attraverso la parola e la reinvenzione letteraria, la propria personalissima salvezza.
Provocatorio, controverso e brutalmente onesto, il memoir della Allison ha la forza di raccontare di nuovo, da una prospettiva diversa e complementare, un mondo white trash nel quale bellezza e dolore, amore e crudeltà, sconfitta e riscatto non sono mai separabili, ma due facce di un’unica medaglia.
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Le recensioni della stampa
Gaia Manzini - Robinson - la Repubblica
"La bastarda della Carolina" rimane il grande libro di Dorothy Allison. "Due o tre cose che so di sicuro" è come un'eco piena di dolore.Leggi
Gianni Montieri - Huffington Post
La storia di Dorothy Allison è durissima, così come lo è quella delle donne della sua famiglia. Donne che vivono nella certezza che nulla possa cambiare, e poi le cose in qualche modo le cambiano.Leggi
Oriana Mascali - Il Libraio
La narrazione, quindi, abbatte definitivamente i limiti della fiction e diventa uno strumento di redenzione.Leggi
Gabriele Ottaviani - Convenzionali
Lacerante, sorprendente, intensissimo, tenero, agilissimo eppure monumentale.Leggi