Fine Impero

Che cosa accade a un uomo quando perde tutto? Se il paese è l’Italia e quell’uomo è un intellettuale che per sbarcare il lunario scrive per le riviste di moda, il dramma privato può rivelarsi una porta d’accesso verso un altro tipo di disastro: il mondo contemporaneo. Ecco allora che il protagonista di Fine Impero intraprende la sua discesa al centro della terra aggirandosi nella notte senza fine di ciò che per comodità chiamiamo ancora show business. A fare da traghettatore c’è zio Bubba, un uomo che è «più dei politici»: agente, impresario, personaggio misterioso e chiave di volta per comprendere in cosa ci sta trasformando lo spettacolo del potere che (dagli schermi tv invasi dai talent e dai reality, fino al profondo della nostra intimità) contempliamo senza sosta a occhi spalancati. Fino a quando non si spalancherà anche la piccola porta di una tragedia la cui potenza non è possibile arginare – il mistero inesplicabile della morte dei bambini su cui la grande letteratura non fa che interrogarsi ciclicamente. Giuseppe Genna, lo scrittore che meglio ha indagato le pieghe più inquietanti dell’Italia di questi anni, racconta una parabola che ci riguarda da vicino. Abbiamo dimenticato qualcosa di fondamentale tra le stanze di un brutto sogno, e l’unico modo per riprenderla è tuffarcisi dentro.

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ISBN: 978-88-7521-498-2
Pagine: 237
Pubblicazione: giu 2013

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ISBN: 9788875215316
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Le recensioni della stampa

Giorgio Vasta - La Repubblica

Ciò che del romanzo di Genna costringe a un pensiero ultimo è la lingua. La scrittura di Fine impero sembra un tempo linguistico che precede il pianto.
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Fabio Zinelli - Alias - Il manifesto

L'uso della poesia in Genna riesce a creare uno spazio di rarefazione della parola.
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Vittorio Giacopini - Domenicale - Il Sole 24 Ore

L'unico romanzo italiano che abbia saputo raccontare (e liquidare) il berlusconismo è disperazione allo stato puro.
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Roberto Carnero - Famiglia Cristiana

Un romanzo duro, a tratti sgraziato, certamente originale.
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Stefano Montefiori - Corriere della Sera

Genna prende la sua storia maledettamente sul serio, e questo atteggiamento così inconsueto - nell'epoca del sarcasmo, delle strizzate d'occhio e della sdrammatizzazione obbligatoria - è uno dei merit...
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Tommaso Ghezzi - 404: file not found

Un romanzo scandito da una prosa macchiata di lirismo ed eufonia, stoccata da preziosismi lessicali e ritmica vertente. Un tratto poetico definito nella colata soggettiva della voce narrante.
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Roberto Nugnes - Flanerì

Giuseppe Genna è parte del coro che unisce i migliori narratori dell’ultimo decennio, e di una certa ritrovata, giovane e inascoltata coscienza sociale, che ci sta dicendo di smetterla di far finta ch...
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Alessandro Zaccuri - Avvenire

I piccoli editori che ancora credono ai poeti.
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Angelo Guglielmi - L'Unità

La scrittura di Genna è carica di energia ed è a questa, alla sua corrosività unita alla determinazione, che dobbiamo le pagine migliori.
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Lorenzo Mecozzi - 404: file not found

All’impossibilità di una scrittura lineare e sequenziale, orizzontale, Giuseppe Genna risponde attraverso la fiducia metafisica che ripone in una scrittura poetica e verticale.
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Franco Bolelli - Tuttomilano - La Repubblica

Giuseppe Genna dimostra di essere un grande scrittore, animato da una combinazione di forza e disperazione che non si trova da nessun'altra parte e che lui ha la capacità di esprimere e trasmettere fr...
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Il Sole 24 Ore

Consigliato dai librai della Modusvivendi.
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Federico Gironi - Coming Soon

Una lingua ricercata e polifonica, arcaica e modernissima, capace di cambiare registro e tono, di fissarsi monocorde su sé stessa e su un (s)oggetto, per poi scartare e muoversi veloce, come uno zappi...
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Santo Piazzese - Cooperazione

Un libro-ossimoro: duro, tenero, mite, feroce.
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Michele Weiss - Linkiesta

Intervista a Giuseppe Genna.
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Marta Cervino - Marie Claire

Una scrittura feroce che disseziona una caduta.
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Licia Ambu - Finzioni

Un romanzo feroce.
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Beatrice Mantovani - Sul Romanzo

Giuseppe Genna è riuscito a restituirci il senso di testimonianza che la scrittura può assumere, senza tuttavia assurgere all’albagia dei toni profetici.
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Rossano Astremo - Nuovo Quotidiano di Puglia

Genna utilizza uno stile alto, iperbolico, visionario, complesso, confermandosi tra gli scrittori più coraggiosi e dotati presenti oggi in Italia.
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Antonio Prudenzano - Affari Italiani

Intervista a Giuseppe Genna.
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Cesare Catà - Informazione.tv

L'abilissima forza letteraria di Genna, in «Fine impero» diventa più complessa, quasi acrobatica.
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Rossella Montemurro - Il mio tg

Giuseppe Genna si conferma uno degli scrittori più interessanti del panorama letterario contemporaneo.
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Federico Gironi - Coming Soon

Che Genna sia “pop e metafisico” lo dice anche Wikipedia.
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Gianni Montieri - Poetarum Silva - the meltin' po(e)t_s

Il lavoro di Giuseppe Genna è organismo vivente offerto in libera consultazione.
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Vanni Santoni - Scrittori Precari

Genna, l’Italia, la soffre, ne viene piagato, e tuttavia utilizza tali stigmate per connettersi più profondamente con lei.
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Omnimilanolibri

Il ritmo della narrazione di Fine impero cresce come una musica assordante, e la Milano di Genna scoppia nella testa del lettore.
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