Radio Magia
Troppo giovani per aver fatto il Sessantotto, troppo introversi per partecipare al Settantasette, Toppa, Caio, il Gipo e un pugno di altri adolescenti passano le serate fra lunghe camminate e piccoli teppismi, delle cui conseguenze faticano anche soltanto a rendersi conto. Fino al giorno in cui si mettono in testa di far nascere una radio. La mancanza di fondi e di qualsiasi competenza tecnica non frenano il loro contagioso entusiasmo: raccogliendo ovunque dischi e idee, microfoni e pubblicità, animano quel sogno collettivo sotto la rassicurante guida del loro generale manager, certi di avere trovato la chiave per esprimere tutte le proprie qualità, potenzialmente infinite come le onde elettromagnetiche che diffonderanno le loro voci e le loro scelte musicali nell'etere. Dentro e fuori le mura di quella vecchia cantina, il futuro risplende come una promessa.
Rievocando con ironia e leggerezza un periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile e tutto era sul punto di cambiare, Valerio Aiolli attraversa in Radio Magia quella soglia tra immaginazione e realtà che ognuno di noi prima o poi è chiamato a varcare, offrendoci un racconto che ci diverte, ci commuove e dà finalmente voce alla parte meno rappresentata di una generazione, quella che alla fine rimase afona e schiacciata dagli eventi. E che pure compì, con la goffaggine dei dilettanti, il suo maldestro apprendistato alla vita.
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Valerio Aiolli a Testo
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Le recensioni della stampa
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