Gli inquilini
Gli inquilini, pubblicato originariamente nel 1971, è la storia di Harry Lesser, l’ultimo occupante di una decrepita palazzina di New York che deve essere abbattuta per far posto a un condominio di lusso. Nonostante i goffi tentativi di sfratto da parte del proprietario, Lesser non vuole lasciare l’appartamento, perché lì ha iniziato a scrivere il suo romanzo ed è lì che intende terminarlo, dopo dieci anni di lavoro. Quando nella palazzina si trasferisce, per abitarci abusivamente, Willie Spearmint, anche lui scrittore, fra i due si instaura una rivalità letteraria (Willie, sebbene disponga di scarsi mezzi tecnici, è molto più motivato del collega) e razziale (Lesser è ebreo, Spearmint afroamericano) che assume uno sfondo anche sessuale quando entra in scena Irene, la donna di Willie. Romanzo politico, provocatorio e visionario, Gli inquilini è, come scrive Aleksandar Hemon nella sua prefazione, «un libro da odiare o da amare; una lettura da cui si esce arrabbiati, combattuti – e vivi».
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