Ultracorpi
La ricerca utopica di una nuova perfezione
Se lasciati a loro stessi, i corpi si accartocciano, si deformano, si imbruttiscono, ma grazie al lavoro costante, alla dedizione, alla disciplina, a sacrifici anche estremi è possibile modificare il corso «naturale» degli eventi, in una simulazione – ancorché illusoria – di permanenza, quando non di immortalità. Questa ricerca di una perfezione utopica e variamente declinata, esasperata per difetto e per eccesso, è alimentata da canoni estetici imposti dal contesto culturale e dalle specifiche discipline – il body building, la danza, la ginnastica – ma spesso si innesta su un disagio del quale anoressia e vigoressia sono sintomi opposti e complementari. Spaziando tra matrice autobiografica, riflessione teorica e micronarrazioni archetipiche, Francesca Marzia Esposito costruisce una mappa dell’immaginario legato al corpo e alle sue trasformazioni, appoggiandosi a vicende insieme popolari ed esemplari come quelle di Ronnie Coleman, Arnold Schwarzenegger e Iris Kyle per il body building; Carla Fracci, Rudolf Nureyev e Roberto Bolle per la danza.
Ultracorpi è un’indagine sui corpi modificati artificialmente, corpi ipertrofici portati all’espansione più estrema e corpi assottigliati che sembrano tendere alla totale sparizione, corpi che davanti allo specchio decidono di affrontare mutamenti estremi inseguendo una forma tanto più astratta e irreale quanto più definita e anatomicamente dettagliata. E in sottofondo, onnipresente, una domanda: cosa siamo disposti a fare, a rischiare, per inseguire la perfezione?
Extra
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Le recensioni della stampa
Veronica Vituzzi - Doppiozero
Dietro un corpo vi è sempre una persona, ed è nella misura in cui gli individui non scompaiono dentro l’immagine, ma riescono anzi a fare di questa una consapevole espressione di sé, che possiamo sogn...Leggi
Veronica Tomassini - MOW Magazine
Francesca Marzia racconta in un saggio l’epigono della solitudine. L’assolutezza inaudita e inarrivabile del corpo, terrificante, in cui si incaglia il nostro amor proprio, d’un tratto incolore.Leggi
Graziano Gala - Treccani
È il «dominio» il centro di un gioco che interseca una narrazione saggistica, personale e umana.Leggi
Daniele Scalese - Critica Letteraria
Esposito penetra nei costrutti sociali più radicati e nelle dinamiche umane più subdole e nociveLeggi
Crocifisso Dentello - Il Fatto Quotidiano
Dietro le fattezze del saggio si mimetizza un memoir espansoLeggi
Paolo Landi - Limina
Ultracorpi fissa su carta un momento capitale della mutazione dell’umanità, improvvisamente diventata fluida, infantofila, weird, mostruosa. È un libro dove inseguire la perfezione del corpo non ha pi...Leggi
Roberto Sturm - Pulp Libri
Ultracorpi è un saggio e il sottotitolo, La ricerca utopica di una nuova perfezione dichiara perfettamente la finalità del testo: la ricerca è utopica perché la perfezione umana non esiste e qui si pa...Leggi
L'Ultimo Uomo
L'autrice costruisce una mappa dell’immaginario legato al corpo e alle sue trasformazioni,Leggi
Un estratto dal libro.
Walter Siti - Domani
Il libro ci spinge a riflettere su alcune mutazioni in atto nel modo stesso di considerare i corpi nella nostra contemporaneità occidentale.Leggi
Serena Dandini - Io Donna
È un libro coinvolgente che aiuta a fare pace con il nostro aspetto fisico e ci libera per quanto possibile da una della tante schiavitù di cui possiamo fare a meno.Leggi
Elena D'Alessandri - Articolo 21
Con una narrazione analitica, attenta, pungente, uno stile asciutto e coinvolgente, la Esposito accompagna il lettore in un viaggio negli abissi del corpo (e della mente), doloroso ma privo di sbavatu...Leggi
Concita De Gregorio - La Repubblica
Una straordinaria mappa di come in questo tempo immaginiamo debba e possa essere un corpo, di come siamo in grado di modificarlo, costruirlo, talvolta distruggerlo in nome di un’ideale estetico che vi...Leggi