Son nato scemo e morirò cretino
Scritti 1956-2021
Dalla Sicilia delle baracche alla Torino del boom, dal Sessantotto agli opachi anni Ottanta, fino all'intervento sociale degli anni Novanta, Goffredo Fofi ha attraversato gli ultimi decenni del Novecento e si è affacciato al nuovo millennio offrendo un raro esempio di lucidità e militanza. Ha fondato riviste, pubblicato libri, lanciato iniziative, scoperto fenomeni e talenti, creato reti di persone, stroncato intoccabili: una sorgente continua di idee, ha contraddetto e non ha mai avuto paura di contraddire anche se stesso.
Riproposti in modo organico e ragionato, questi scritti ricostruiscono il percorso complesso e affascinante di un vero intellettuale, spaziando dal confronto serrato con i maestri, gli amici e i fratelli maggiori (Fellini, Bene, Morante, Calvino) alle scoperte e riscoperte di autori trascurati o dimenticati, alla valorizzazione della cultura di massa più vitale, sempre in largo anticipo rispetto al mondo accademico.
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Le recensioni della stampa
Massimo Raffaelli - Il manifesto
Non esiste in Italia, lontanamente, una figura come la sua e una voce critica così riconoscibile ad apertura di pagina.Leggi
Massimo Raffaeli - Il manifesto
Non esiste in Italia, lontanamente, una figura come la sua e una voce critica così riconoscibile ad apertura di pagina.Leggi
Cristina Battocletti - Domenica - Il Sole 24 ore
Complementare e fondamentale è la lettura di Son nato scemo e morirò cretino, cinquecento pagine di scritti dal 1956 al 2021con cui Fofi ha fustigato e spronato il Paese.Leggi
Christian Raimo - L'Essenziale
Si può leggere quindi Son nato scemo e morirò cretino come un doppio romanzo di formazione: di uno dei più importanti intellettuali europei e del nostro paeseLeggi
Massimo Onofri - Avvenire
Finché avremo modo di contare su uomini come Fofi, pure con tutte le debolezze e contraddizioni, potremo ancora ritenere di vivere in un Paese fortunato.Leggi