Popoff
È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto strambo e un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto prima e che sembra essersi materializzato dal nulla. Con il viso protetto da una sciarpa, e imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda per Cimino: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?» In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione. Senza un nome e senza una casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l’aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli.
Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di Sangue di Giuda uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff, che in un paesaggio umano vecchio di secoli si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana. Senza mai stancarsi di ripetere la stessa, disperata domanda: «Ha visto per caso mio padre?»
Extra
Scarica la copertina del libro
Leggi un'anteprima del libro, scarica il PDF
Prossimo evento
Graziano Gala a Roma
minimumfax
Le recensioni della stampa
Nadeesha Uyangoda - Internazionale
Gala recupera un modo di narrare che mescola la fiaba, la favola, il teatro.Leggi
Alessandro Beretta - La Lettura
Un contrasto di toni e una domanda sono la pietra intorno a cui Graziano Gala edifica il suo secondo libro, Popoff, un riuscito romanzo-favola che mescola tragico, grottesco e speranza seguendo i pass...Leggi
Marta Cervino - Marie Claire
Una fiaba dura e una lingua ipnotica che continua a risuonarci all'orecchio.Leggi
Daniele Scalese - Critica Letteraria
Popoff è un romanzo fortemente determinato dalla lingua che lo racconta, una lingua fanciullesca, dell'incanto e della meraviglia, di dialetto e neologismi, dal ritmo della filastrocca e gli apici del...Leggi
Alessandra Minervini - La Repubblica - Edizione Puglia
Una lingua sognata che sconfina nell'epica cavalleresca: una lettura commovente.Leggi
Agostino Bimbo - Squadernauti
È una storia che sorprende, disorienta e incanta allo stesso tempo.Leggi
Sarah Majocchi - GradoZero
Cercare è trovare, trovare è diventare sé stessi. A modo suo, anche il nostro protagonista, prima di essere Popoff, in un certo senso non c’è.Leggi
Stefano Bonazzi - Satisfiction
Ogni incontro ci rimanda all’ingenuità di un Pinocchio che si raffontra con troppi Gatti e troppe Volpi, in cui ogni promessa, inganno o sparizione diventa metafora di una morale che arriva per vie tr...Leggi