Pepito
Il principe del jazz
Questo libro racconta l'incredibile e affascinante storia del principe Pepito Pignatelli, batterista e appassionato di jazz, del mondo che gli ruotava attorno e che in larga parte è coinciso con la Roma della Dolce vita, e delle sue mille, folli imprese per portare nella capitale la musica che considerava la più bella del mondo.
Il suo cahier nobiliare lo teneva quasi nascosto, scritto su una mattonella di ceramica appesa nella piccola cucina dell'attico di via della Lungaretta 97 in cui ha vissuto per vent'anni. Nato in Messico da un padre donnaiolo e dissipatore, cresciuto nella Roma del fascismo, innamoratosi del jazz in giovanissima età, al punto da assordare con i suoi assoli di batteria i padri gesuiti del prestigioso collegio dove era stato spedito a studiare, Pepito Pignatelli è un personaggio leggendario: a vent'anni ha fondato il Mario's Bar, primo jazz club italiano; ancora giovanissimo ha conosciuto il carcere per una scapestrata vicenda di droga; dagli anni Cinquanta ha animato le notti dei locali più celebri, tra via Veneto e Trastevere; si è coperto di debiti pur di tenere in vita il Blue Note e il Music Inn, due locali che hanno fatto la storia; ha conosciuto, ospitato, accompagnato nei loro giorni romani maestri come Chet Baker, Gato Barbieri, Dexter Gordon.
Un imperdibile affresco della Roma degli anni Sessanta e Settanta condotto attraverso la biografia in note di un suo grandissimo protagonista.
Extra

Scarica la copertina del libro
Prossimo evento
Marco Molendini a Perugia
Feltrinelli Bookstore Perugia
Le recensioni della stampa
La Gazzetta dello Sport
Pagina dopo pagina, tra ironia e passione, si viene trascinati in una Roma onnivora.Leggi
Giancarlo De Cataldo - Robinson - La Repubblica
Due aggettivi per questo libro: magnifico e struggente.Leggi
Alberto Guarnieri - Corriere della Sera - Ed. Roma
Un memoir scritto in prima persona, che ci restituisce un personaggio straordinario con toni affettuosi, aLeggi
tratti struggenti.