Fulmini a Kansas City
L'ascesa di Charlie Parker
Lungamente annunciato negli Stati Uniti e attesissimo dagli appassionati di jazz, Fulmini a Kansas City è il primo capitolo della biografia che lo studioso e narratore afroamericano Stanley Crouch ha dedicato a Charlie Parker, il più grande sassofonista di tutti i tempi. Frutto di studi pluriennali, di ricerche e interviste sul campo, e animato da una prosa brillante e immaginifica, il libro ricostruisce la vita leggendaria di «Bird» negli anni che vanno dalla nascita nel 1920 fino al 1940: l’infanzia nella Kansas City dominata dalla malavita di Tom Pendergast e dallo swing delle territory bands; il rapporto con una madre iperprotettiva e allo stesso tempo troppo permissiva; il matrimonio a soli sedici anni e una paternità troppo precoce; la fascinazione per la musica, il cinema, la tecnologia, l’avventura; l’incontro drammatico con la droga; il trasferimento, infine, a New York, capitale del jazz moderno, con cui si sarebbe aperta la seconda, più matura fase della vita di Parker. A metà fra il saggio e il racconto, fra l’affresco di un’epoca e il romanzo di formazione, Fulmini a Kansas City è un vividissimo quanto inedito «ritratto dell’artista da giovane».
Extra
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Le recensioni della stampa
Diego De Angelis - Rivista!unaspecie
Fulmini a Kansas City è un libro che definirei notturno, adagiato nellatmosfera perduta di unera lontana. Motivo per il quale gli aneddoti raccontati, su Parker, spesso suonano di mitologico, nono...Leggi
Luigi Onori - Il manifesto
La chiave vincente di Fulmini a Kansas City è quella di non aver perpetuato il mito del «genio e sregolatezza» ma di aver incardinato la figura parkeriana (nella sua effettiva genialità) all'interno d...Leggi
Piero Melati - Il Venerdì - La Repubblica
Il libro di Crouch non è solo la biografia più straordinaria sugli anni giovanili di un genio. È anche una storia dell'America.Leggi