Book published: June 2022
Book pages: 214
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Press reviews

Mario Grella - Off Topic

Irresistibili le pagine dialogiche che Marco Molendini decide di scrivere in romanesco e che rendono ancora più credibile un personaggio che, come la sua vita, ha molti tratti di incredibilità.
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Stenio Solinas - Il Giornale

Nobile e anarchico, batterista e gaudente.
Ritratto di un uomo libero, fra scandali e musica.
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Giancarlo De Cataldo - Robinson - La Repubblica

Due aggettivi per questo libro: magnifico e struggente.
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Corrado Augias - Il Venerdì La Repubblica

Morì a 50 anni nel 1981 direi per usura; lei, Picchi, undici anni dopo si suicidò per immedicabile dolore. Destinati, si sarà capito, alla leggenda.
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Massimiliano Castellani - Avvenire

Sono pagine lastricate di nomi di artisti ribelli, fuggitivi, ma soprattutto grandi sognatori.
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Francesco Specchia - Libero

Un'inarrivabile nostalgia del bello.
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Alberto Riva - Il Venerdì - Repubblica

Nel suo clamoroso Pepito, Marco Molendini, finalmente scrive una delle storie più rocambolesche di quella piccola epica fatta di grandi personaggi che è la storia del jazz italiano dagli anni Cinquant...
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Sabrina Rappoli - Sky TG 24

Leggere questo libro è fare un tuffo nel passato, nel mito di anni che hanno segnato un'epoca; è scoprire o riscoprire personaggi incredibili, sognatori, affascinanti.
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La Gazzetta dello Sport

Pagina dopo pagina, tra ironia e passione, si viene trascinati in una Roma onnivora, pronta a gustarsi tutto
quello che il mondo le offre.
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Nicola Gaeta - Musica jazz

Nella top ten 2022 di Musica Jazz
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Franco Bergoglio - Mescalina

Molendini si aggira con piglio sicuro tra i ricordi di questa Città Eterna, entra nelle vicende come testimone oculare e come attore non protagonista.
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Franco Zanetti - Rockol.it

Molto ben scritto, molto coinvolgente.
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Stenio Solinas - Il Giornale

Nobile e anarchico, batterista e gaudente. Ritratto di un uomo libero, fra scandali e musica.
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Timmi Gnudi - Rockerilla

Questa è la storia del principe Pepito Pignatelli, nato a Città del Messico il 9 ottobre 1931, batterista e
grande appassionato di jazz, scritta affettuosamente dal suo amico Marco Molendini.
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Guido Michelone - Il Manifesto

Il libro si allarga a prospettare le vicende dello swing e poi del bebop e del free in una Roma per molti versi refrattaria al jazz e alle novità.
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Alessandro Rigolli - Gazzetta di Parma

Quello raccolto in queste pagine è, al tempo stesso, da un lato il racconto della vita di un uomo dalla personalità più unica che rara e, dall'altro, il tratteggio di uno spaccato di un ambiente socia...
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DagoSpia

Un memoir scritto in prima persona, che ci restituisce un personaggio straordinario con toni affettuosi, a tratti struggenti.
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Luigi Coppola - L'altra ribalta

Una lettura veloce e ammaliante per il lettore. Con la consapevole ratio per l’autore, di aver riprodotto in un compendio fluido e affascinante, una stagione bella e irripetibile.

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Francesca Verdesca Zain - Vivoumbria

Una biografia individuale ma anche descrizione di un’epoca d’oro e struggente racconto di una storia d’amore
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Enrico Bettinello - Giornale della musica

Una storia che ci fa rivivere alcuni momenti fondamentali per il jazz a Roma e in Italia, un mondo fatto di fumo, vino, note, sguardi, fughe precipitose e di una passione per il jazz che andava, lette...
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La Gazzetta dello Sport

Pagina dopo pagina, tra ironia e passione, si viene trascinati in una Roma onnivora.
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Paolo Mocci - Il Quotidiano del Sud - L'altra voce dell'Italia

Una biografia che racconta in realtà più eli un decennio attraversato da grandissimi cambiamenti sociali e cultuali.
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Alberto Guarnieri - Corriere della Sera - Ed. Roma

Un memoir scritto in prima persona, che ci restituisce un personaggio straordinario con toni affettuosi, a
tratti struggenti.
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