Alan Sillitoe

Autore

L'indipendente di Nottingham

Alan Sillitoe nasce nel 1928 a Nottingham, in Inghilterra, secondogenito di una numerosa famiglia operaia. Christopher, il padre, lavora in una conceria; Sabina, la madre, in una fabbrica di merletti. Su una situazione economica familiare già assai precaria si abbatte, nel '29, il crollo finanziario di Wall Street, che trascina rapidamente nella depressione la Gran Bretagna. Il padre affronta lunghi periodi di disoccupazione e la madre, per portare soldi a casa, si vede costretta anche a prostituirsi. Questa situazione di estremo disagio degenera spesso e volentieri nella violenza domestica; molti anni più tardi, in Life Without Armour, la sua autobiografia, Sillitoe racconterà con indicativa precisione le scene di violenza cui lui e i suoi fratelli erano costretti ad assistere.
Consapevole delle esigenze familiari, a quattordici anni Alan lascia la scuola per lavorare come tornitore in una fabbrica di biciclette, la Raleigh Bicycle Factory. Questa e le successive esperienze lavorative segneranno indelebilmente la sua produzione letteraria: saranno proprio il mondo operaio, la sua povertà, la sua violenza intrinseca, i protagonisti dei suoi lavori più noti.

Da sempre interessato alla carriera militare, Sillitoe inizia il suo addestramento nel 1946, quando si arruola volontario nella Royal Air Force, dove presterà servizio per tre anni come operatore radiofonico. Con questa mansione trascorre diciotto mesi in Malesia, alla fine dei quali contrae la tubercolosi. Per questo motivo trascorre quasi due anni in un ospedale militare, in un isolamento che costituisce un'esperienza cruciale per la sua futura carriera: è durante questa lunga degenza che sviluppa una vera passione per la letteratura. Risalgono a questi mesi anche i suoi primi tentativi da scrittore; l'esperienza in guerra tornerà spesso nei lavori di Sillitoe, facendo da sfondo a opere quali Leonard's War, The Lost Flying Boat e The Widower's Son.

Nel 1951 Sillitoe conosce la poetessa americana Ruth Fainlight, già sposata ma separata. La coppia decide di lasciare l'Inghilterra e si sposta sul continente: tra il 1952 e il 1959 risiede in Francia, in Italia e in Spagna. In quest'ultimo paese, e precisamente nell'isola di Maiorca, i due si fermano per ben sette anni, durante i quali fanno la conoscenza del poeta e romanziere inglese Robert Graves e ne diventano assidui frequentatori. Graves ha un ruolo decisivo nell¹evoluzione letteraria di Sillitoe: lo incoraggia a scrivere, e soprattutto gli suggerisce ­ un consiglio che si rivelerà determinante ­ di concentrarsi sulla realtà a lui più familiare, quella di Nottingham.
Proprio a Maiorca nasce Saturday Night and Sunday Morning, che nel 1958, dopo svariati rifiuti, viene pubblicato dalla casa editrice londinese W.H. Allen. Così lo presenta lo stesso Sillitoe: «I miei altri lavori non erano stati pubblicati, grazie a Dio, ma sapevo che questo era diverso. Non era ingenuo. Non era pieno di passi troppo elaborati. Non seguiva la falsariga di nessuno». Il romanzo racconta il weekend di Arthur Seaton, giovane operaio di Nottingham; in un alternarsi di sbronze, risse e donne, Arthur manifesta una grande insofferenza nei confronti della società e un totale rifiuto dei valori della borghesia. La storia è uno spaccato di vita operaia narrata dall'interno che Sillitoe, compiendo una scelta stilistica del tutto inusuale per gli anni Cinquanta, sceglie di raccontare sfruttando la forza espressiva del linguaggio popolare, crudo, molto realistico e pertanto di forte impatto.
Nonostante queste scelte, o forse proprio grazie a loro, il libro è un trionfo di critica, e nello stesso anno della pubblicazione vince l'Authors' Club Prize per il miglior romanzo di debutto inglese. La critica è concorde nel ritenere che Sillitoe abbia aperto una nuova strada, guadagnandosi, come sostiene Anthony West, critico letterario del New Yorker, «un posto nella storia del romanzo inglese». Arthur Seaton diventa il primo vero antieroe operaio, ma ­- curiosamente -­ perché la stessa classe operaia gli tributi il successo meritato bisognerà aspettare il 1960, quando dal romanzo verrà tratto l'omonimo film con Albert Finney, adattato per lo schermo dallo stesso Sillitoe.

Nel 1959 esce la raccolta The Loneliness of the Long-Distance Runner. Il racconto che dà il titolo al libro è narrato in prima persona dal giovane Smith, un ragazzo che sconta in riformatorio una condanna per furto. Nella routine alienante della reclusione, Smith trova una sua forma di libertà nella corsa, che diventa infine la sua potente arma di ribellione contro il sistema.
La raccolta, che ottiene l'Hawthornden Prize, va subito a imporsi come uno dei capisaldi della nuova corrente letteraria che ha preso piede in Inghilterra a metà degli anni Cinquanta, un movimento che dà voce alla sfiducia della nuova generazione nei confronti del sistema e alla sua protesta contro l'establishment sociale e culturale. Riprendendo il titolo di un'opera del filosofo L.A. Paul, i seguaci di questo movimento sono ribattezzati «Angry Young Men», giovani arrabbiati. E proprio il tema della «rabbia», dell'indignazione, è il fil rouge che lega le opere di autori quali Kingsley Amis, John Wain, John Braine, John Osborne, Shelagh Delaney e, ovviamente, lo stesso Sillitoe ­ che però, ostile com'è a ogni forma di categorizzazione, ha sempre rinnegato l'appartenenza al gruppo: «Mentre succedeva tutto questo, io me ne stavo seduto sotto un arancio a Maiorca, quindi non potrei dire di averci avuto niente a che fare. Per me non aveva nessun significato».
Nonostante ciò, è innegabile che il giovane maratoneta incarni alla perfezione l'istinto ribelle e anarchico rappresentato dagli «Angry Young Men». Con lui Sillitoe ha creato il suo secondo, indimenticabile antieroe.
Il tono dell'intera raccolta è ancora più stridente, più anti-istituzionale di quello dei primi lavori, e di nuovo le tematiche affrontate non mancano di destare scalpore. Ma anche questa volta è la successiva trasposizione cinematografica a completare il successo di critica con quello di pubblico: Gioventù, amore e rabbia, di Tony Richardson, uscito nel 1962, dà al libro la meritata visibilità popolare.
In un'intervista, Sillitoe ha dichiarato che la storia di Smith avvertiva inconsciamente l'influenza delle esperienze dei suoi primi trent'anni di vita, evidenziando un parallelismo tra il giovane maratoneta recluso e uno scrittore pressato dai media e dalla società.

Nel 1960 è la volta de Il generale, il suo secondo romanzo. Quasi a voler rimarcare la sua indipendenza da ogni gruppo, letterario e perfino geografico, Sillitoe decide di ambientare le vicende in un'area non definita che ricorda l'Europa dell'Est durante la guerra. Ne risulta un thriller di una certa potenza narrativa, ma la critica non lo ritiene all'altezza di uno scrittore che, con i primi due lavori, si era guadagnato l'appellativo di «cronista della vita della classe operaia inglese».
Sempre durante il soggiorno a Maiorca nascono il poema The Rats, alcuni racconti e Without Beer or Bread, una piccola raccolta di poesie. Per quanto la sua produzione poetica non abbia mai avuto il successo meritato, Sillitoe ha dichiarato di essere «diventato uno scrittore pensandomi più come poeta che come romanziere». E il riconoscimento arriva nel 2008, quando, grazie al suo Ritratto di un saccheggio, una selezione delle sue liriche migliori, gli viene assegnato il Premio Europeo di Poesia, come tributo all¹opera e alla carriera.
Nel 1961 esce Key to the Door, il seguito di Saturday Night and Sunday Morning, il cui protagonista, Brian, è il fratello maggiore di Arthur Seaton. Lo stesso Arthur tornerà come protagonista in Birthday, romanzo del 2002, nel quale un compleanno diventa occasione di ritrovo per tutta la famiglia Seaton.
Nel 1963 Sillitoe trascorre un mese in Unione Sovietica, esperienza che racconterà in Road to Volgograd, pubblicato l'anno successivo. Il tema della vita operaia a Nottingham torna nella trilogia che comprende The Death of William Posters, A Tree on Fire e A Start in Life. Degli anni Settanta sono invece The Flame of Life, The Widower's Son e The Storyteller.
Nei suoi lavori più recenti Sillitoe approfondisce l'analisi psicologica dei suoi personaggi. Lo fa ad esempio in Raw Material, una raccolta di saggi semi-autobiografici, nel già citato A Start in Life, il cui protagonista, Michael Cullen, ricorda per temperamento Arthur Seaton, oltre che ovviamente nella sua autobiografia, Life Without Armour, pubblicata nel 1995.

Dopo molti anni trascorsi lontano dalla patria, fra Tangeri, la Francia e Israele, oggi Sillitoe vive stabilmente a Londra con la moglie Ruth e i due figli. Nella sua lunghissima carriera ha pubblicato più di cinquanta lavori, esplorando quasi ogni genere letterario, dai romanzi alle poesie fino ai libri per ragazzi e addirittura alle guide turistiche. Fermamente contrario a ogni forma di «elitismo artistico», Sillitoe ha sempre trovato poco stimolante la comoda vita medio-borghese, scegliendo invece di dare voce agli individui ribelli, con vite difficili e nulla da perdere, così simili a lui che in The Ragman's Daughter, nel 1963, aveva ammesso: «Se avessi perso tutto ciò che avevo al mondo, non me ne sarei preoccupato più di tanto».
Come Arthur, Smith e tutti i suoi antieroi, nelle sue opere Sillitoe continua ancora oggi a difendere fieramente la propria indipendenza, rifiutando ogni compromesso sia letterario che economico. A ottant'anni, è ancora estremamente attivo e prolifico, quasi «religiosamente devoto» alla scrittura, e si è imposto una rigida routine che lo «lega alla scrivania» per sette giorni alla settimana, da mattina a tarda sera. Per rilassarsi, accende la sua radio a onde corte e ascolta le comunicazioni in codice Morse, retaggio dei suoi anni nella RAF. «Deve esserci stato un momento in cui ho dovuto scegliere tra vivere e scrivere, e ho scelto di scrivere. Ciò non significa che tu non sia legato alla vita attraverso i problemi, le possibili tragedie e così via. Ma devi essere cosciente della direzione in cui vuole andare il tuo spirito, e non perderla mai di vista».

Alan Sillitoe muore a Londra il 25 aprile del 2010. 

(profilo bio-bibliografico a cura di Enrica Speziale)

Alan Sillitoe: tutti i libri nel nostro catalogo

Alan Sillitoe: bibliografia

Saturday Night and Sunday Morning, W.H. Allen, Londra 1958 (Sabato sera, domenica mattina, Einaudi, Torino 1961).
The Loneliness of the Long-Distance Runner, W.H. Allen, Londra 1959 (La solitudine del maratoneta, Einaudi, Torino 1964; minimum fax, Roma 2009).
The General, W.H. Allen, Londra 1960.
Key to the Door, W.H. Allen, Londra 1961 (Le chiavi di casa, Einaudi, Torino 1961).
The Ragman's Daughter and Other Stories, W.H. Allen, Londra 1963 (La figlia del rigattiere e altri racconti, Einaudi, Torino 1976).
Road To Volgograd, W.H. Allen, Londra 1964.
The Death of William Posters, W.H. Allen, Londra 1965.
A Tree on Fire, Macmillan, Londra 1967.
The City Adventures of Marmalade Jim, Macmillan, Londra 1967.
Guzman, Go Home, and Other Stories, Macmillan, Londra 1968.
A Start in Life, W.H. Allen, Londra 1970.
Travels in Nihilon, W.H. Allen, Londra 1971.
Raw Material, W.H. Allen, Londra 1972.
Men, Women and Children, W.H. Allen, Londra 1973.
The Flame of Life, W.H. Allen, Londra 1974.
Mountains and Caverns: Selected Essays, W.H. Allen, Londra 1975.
Words Broadsheet Nineteen (con Ruth Fainlight), Words Press, Bramley, Surrey 1975.
Down to the Bone, Wheaton, Exeter 1976.
The Widower's Son, W.H. Allen, Londra 1976.
Big John and the Stars, Robson, Londra 1977.
The Incredible Fencing Fleas, Robson, Londra 1978.
The Storyteller, W.H. Allen, Londra 1979.
Marmalade Jim at the Farm, Robson, Londra 1980. The Second Chance and Other Stories, Cape, Londra 1981 (L'almanacco del diavolo e altri racconti, sei, Torino 1981).
Her Victory, Granada, Londra 1982.
The Lost Flying Boat, Granada, Londra 1983.
The Saxon Shore Way: From Gravesend to Rye (con Fay Godwin), Hutchinson, Londra 1983.
Down from the Hill, Granada, Londra 1984.
Marmalade Jim and the Fox, Robson, Londra 1984.
Life Goes On, Granada, Londra 1985.
Alan Sillitoe's Nottinghamshire, Grafton, Londra 1987.
Out of the Whirlpool, Hutchinson, Londra 1987.
The Far Side of the Street: Fifteen Short Stories, W.H. Allen, Londra 1988.
The Open Door, Grafton/Collins, Londra 1989.
Last Loves, Grafton, Londra 1990.
Leonard's War. A Love Story, Harper Collins, Londra 1991.
Shylock the Writer, Turret Books, Londra 1991.
Snowstop, Harper Collins, Londra 1993.
Collected Stories, Flamingo, Londra 1995.
Life Without Armour, Harper Collins, Londra 1995.
Alligator Playground: A Collection of Short Stories, Flamingo, Londra 1997.
The Broken Chariot, Flamingo/Harper Collins, Londra 1998.
The German Numbers Woman, Flamingo/Harper Collins, Londra 1999.
Birthday, Flamingo/Harper Collins, Londra 2001.
A Flight of Arrows, Robson, Londra 2003.
New and Collected Stories, Robson, Londra 2003.
Leading the Blind: A Century of Guidebook Travel 1815-1914, Bookcase Editions, Nottingham 2004.
A Man of His Time, Harper Perennial, Londra 2005.
Gadfly in Russia, jr Books, Londra 2007.

Poesia

Without Beer or Bread, Outposts, Dulwich Village 1957.
The Rats and Other Poems, W.H. Allen, Londra 1960.
Falling Out of Love and Other Poems, W.H. Allen, Londra 1964.
Love in the Environs of Voronezh and Other Poems, Macmillan, Londra 1968.
Storm: New Poems, W.H. Allen, Londra 1974.
Snow on the North Side of Lucifer: Poems, W.H. Allen, Londra 1979.
Sun Before Departure: Poems, 1974-1982, Granada, Londra 1984.
Tides and Stone Walls: Poems, Grafton, Londra 1986.
Collected Poems, Harper Collins, Londra 1993.

Teatro

Three Plays, W.H. Allen, Londra 1978 (comprende The Slot-Machine, The Interview e Pit Strike).