Il paese dei buoni e dei cattivi

Perché il giornalismo, invece di informarci, ci dice da che parte stare

Appelli-petizioni invece di approfondimenti, racconti emotivi e dibattiti tv invece delle inchieste, personaggi simbolo da esaltare o distruggere: l’informazione in Italia si è ridotta a un infinito sermone in cui viene detto per cosa indignarci, per cosa commuoverci, per quale causa firmare. Capire questa degenerazione è il primo passo per arginarla. 

Siamo sommersi dalle notizie: fra quotidiani, televisione, internet, ciascuno di noi riceve ogni giorno migliaia di dati. Eppure non ci sentiamo più informati; anzi, questo immenso flusso è dispersivo, ci lascia confusi, ci fa sentire la mancanza di qualcuno che ci aiuti a non naufragare. Così da un po' di tempo in qua i mezzi di informazione hanno preso alla lettera questo bisogno e, invece di darci le notizie, ci dicono direttamente qual è la parte per cui tifare. 
Dagli appelli-petizioni che sostituiscono gli approfondimenti, ai racconti emotivi, ai dibattiti tv che prendono il posto delle inchieste, ai personaggi simbolo come Saviano o Santoro che funzionano da eroici tutori della verità: il giornalismo ha risolto il problema del mappare la sempre maggiore complessità del nostro mondo, semplicemente dividendolo in buoni e cattivi. Tanto a noi, invece di capire qualcosa in più della realtà, basta sentirci dalla parte giusta. 
Il paese dei buoni e dei cattivi è un libro intelligente, documentatissimo, appassionato nel suo modo di mettere in discussione la voce dei media, che ci fa riscoprire lo strumento migliore per orientarci nel mondo dell’informazione: la nostra libertà



 

ISBN: 978-88-7521-351-0
Pagine: 301
Pubblicazione: set 2011

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Le recensioni della stampa

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Si discute sul concetto di giornalismo con Federica Sgaggio.
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Flavia Piccinni - Il Riformista

Nella guerra tra buoni e cattivi si perde di vista il Paese reale.
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Nicoletta Sipos - Chi

Federica Sgaggio ci spiega come il giornalismo più che informarci, ci dice da che parte stare.
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Un libro interessante e ricco di spunti.
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Alla ricerca dell'etica perduta.
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