Il libro dell'altrove
A volte temuto, a volte venerato, Unute vaga per il mondo da ottantamila anni, scatenando la sua furia nel corso di trance sanguinarie che non distinguono gli amici dai nemici e rinascendo da un uovo le rare volte in cui viene ucciso: ha visto avvicendarsi le glaciazioni, le civiltà sorgere e cadere, le tecnologie essere dimenticate e reinventate, l’umanità in tutte le sue iterazioni; ha osservato e compiuto più violenza di quanta vorrebbe ricordare, e adesso è stanco.
Un reparto segreto dell’esercito promette di trovare una cura alla sua immortalità, e in cambio userà le ricerche per creare altri supersoldati impossibili da uccidere. Ma quando un uomo mortale torna brevemente in vita, sorge il timore che esista al mondo una forza ancora più potente... Forse la risposta ai misteri è nel mosaico millenario dei ricordi di Unute, o forse nel cinghiale che, animato da una rabbia cieca nei suoi confronti, da millenni cerca invano di ucciderlo. Contaminando con note mitologiche e metafisiche la tradizione dei grandi «immortali» dell’immaginario fantastico e cyberpunk, il talento letterario di Miéville e l’eccezionale inventiva di Reeves si fondono in un romanzo impressionante per bellezza e ferocia.
Una scrittura oceanica, ipnotica, stratificata, ci risucchia alla ricerca di un frammento di verità che potrebbe non esserci, della risposta a domande che potrebbero non averne – qual è il senso della crudeltà e della perdita?, cosa significa essere umani? – e ci trascina in un viaggio su cui aleggia una sensazione insondabile, eppure a tratti percepibile: la disperata, solitaria, malinconia dell’eternità.
Extra
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Le recensioni della stampa
Matteo Mastrodonato - Sentieri Selvaggi
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