Chiamatemi Ismaele

Uno studio su Melville

Diventato negli anni un classico della critica letteraria, Chiamatemi Ismaele destò all’inizio un certo scalpore, sia per via della struttura completamente inedita del libro – un saggio segnato da uno stile così sperimentale da costituire una poderosa opera d’arte in sé – sia per la controversa tesi in esso contenuta: Melville avrebbe scritto due versioni del suo celebre romanzo, la prima delle quali non conteneva né Ahab né Moby Dick. A separarle, uno spartiacque radicale nella vita di Melville: tra la prima e la seconda stesura di Moby Dick aveva letto le tragedie di Shakespeare. Inseguendo come un detective il flusso di pensieri di Melville nelle annotazioni a matita sui volumi shakespeariani, Olson ha composto un’opera unica per originalità e densità, in cui l’ossessione filologica si mescola a una brillante analisi degli archetipi americani, il rigore critico a una sconvolgente potenza poetica: una lettura fondamentale per chiunque abbia amato uno dei più grandi, se non il più grande, romanzo americano di tutti i tempi.

Titolo originale: Call me Ishmael
Traduzione: Nereo Condini

ISBN: 978-88-3389-608-3
Pagine: 159
Pubblicazione: mag 2025

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Le recensioni della stampa

Giorgio Mariani - Alias - il manifesto

In un linguaggio idiosincratico e assai lontano da quello della prosa accademica, Olson non soltanto esplora a fondo i debiti di Melville nei confronti di Shakespeare, ma insiste al tempo stesso sul f...
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Giuseppe Culicchia - TuttoLibri - La Stampa

Un saggio fondamentale per districarsi in quel meraviglioso libro-mondo o se preferite in quell'incredibile catalogo che è la storia del capitano Ahab.
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Alessia Alfonsi - Libreriamo.it

C’è un momento, leggendo Chiamatemi Ismaele, in cui ci si accorge che non si sta più leggendo un semplice saggio letterario, ma attraversando un campo magnetico.
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