Amleto va alla Kalsa

Inaugurato nel 1861 da Giuseppe Garibaldi, l’omonimo teatro sorge al centro della Kalsa, uno dei quartieri più difficili e violenti di Palermo. Rimasto chiuso a lungo, vandalizzato nei molti anni di abbandono, è stato riaperto negli anni Novanta grazie a una serie di progetti geniali, primo fra tutti la trilogia shakespeariana diretta da Carlo Cecchi, composta da Amleto, Sogno di una notte d’estate e Misura per misura. Cecchi – circondato da una variopinta corte di personaggi che sembrano a loro volta usciti da un dramma di Shakespeare, spesso comici, talvolta tragici – ha saputo sfruttare questo luogo unico, assorbendo il degrado strutturale nella scenografia, inglobando nella rappresentazione i rumori ostinati del quartiere, addirittura incorporando il costante pericolo di crolli. Il risultato era un’esperienza immersiva senza precedenti, la manifestazione fisica di quella magia del teatro che a pochi è data la fortuna di sperimentare.

Artefice della rinascita del Garibaldi e suo direttore artistico, Matteo Bavera racconta con dovizia di dettagli e aneddoti una delle storie più affascinanti del teatro italiano, soffermandosi non solo sulle produzioni artistiche ma sul rapporto fra il teatro e gli abitanti del quartiere, sul dialogo – condito di alti e bassi – con l’amministrazione cittadina e con la società civile, decisa a liberarsi dalla cappa soffocante della mafia all’indomani delle stragi di Capaci e di via d’Amelio, sulle polemiche, le liti, i trionfi, le tournée internazionali. E ci regala una storia a metà tra il reportage, il memoir intimo e il meta-teatro, capace di far rivivere, fugacemente, un incanto irripetibile.

ISBN: 978-88-3389-660-1
Pagine: 185
Pubblicazione: dic 2025

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Le recensioni della stampa

Eleonora Lombardo - la Repubblica - Palermo

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