Athol Fugard

Autore

Athol Fugard è uno dei maggiori drammaturghi viventi del mondo. La sua carriera abbraccia cinquant'anni di scrittura teatrale, recitazione (nel cinema e nel teatro) e regia. Ha lavorato in Sudafrica, a Broadway e in produzioni indipendenti americane, e a Londra. Tra le sue opere più note vi sono The Blood Knot [Legame di Sangue], Boesman and Lena [Boesman e Lena], Sizwe Banzi Is Dead [Sizwe Bansi è morto], «Master Harold»... and the Boys, Sorrows and Rejoicings e più recentemente Exits and Entrances. È apparso in film come Gandhi, Urla del silenzio, Meetings with Remarkable Men e Marigolds in August.
Fugard è nato nel 1932 a Middelburg, in Sudafrica, da madre afrikaner e padre inglese. Cresciuto a Port Elizabeth, cominciò a studiare all'Università di Città del Capo, che abbandonò nel 1953, intraprendendo un viaggio in autostop verso nord fino a Port Said, dove si imbarcò come marinaio su una nave mercantile. Tornò in Sudafrica dopo un anno e lavorò come giornalista, cancelliere del tribunale e direttore di scena. Il lavoro in tribunale gli permise di toccare con mano l'ingiustizia dell'apartheid. Nel 1956 sposò Sheila Meiring, attrice, e nel 1957 si trasferirono a Johannesburg dove, nella leggendaria township di Sophiatown, conobbero uno straordinario gruppo di scrittori, attori e musicisti neri con i quali Fugard collaborò nella realizzazione dei suoi primi drammi.
Sul finire del 1959 la coppia partì per un viaggio a Londra, dove Fugard avrebbe potuto approfondire la sua esperienza teatrale. Alla fine del settembre 1960 il ventisettenne scrittore aveva già iniziato a lavorare a un romanzo il cui protagonista sarebbe stato un tsotsi, il termine afrikaans che indica un delinquente o un teppista. In seguito al massacro di Sharpeville, tuttavia, e dopo che Sheila rimase incinta della figlia Lisa, i Fugard decisero di tornare a casa. A dicembre salparono da Southampton a bordo della Stirling Castle. Durante il viaggio verso il Capo di Buona Speranza Fugard scrisse una serie di brillanti annotazioni sul romanzo cui stava lavorando. Tornato in Sudafrica, continuò la stesura del libro, scrivendo a mano su dei fogliacci di carta: il retro degli inventari del tappetificio Cyril Lord (dove Sheila aveva lavorato a Londra), vecchi rapporti ciclostilati delle vendite discografiche di Chubby Checker e Cliff Richard, e persino sui programmi di gala della piscina di Port Elizabeth dove sua madre gestiva un caffè. Una pagina del manoscritto di Tsotsi è scritta su un modulo d'ordinazione dei gelati Dairy Maid.
Nello stesso periodo Fugard ultimò e mise in scena il lavoro drammatico Legame di sangue. Dopo la prima, che si tenne nel settembre 1961 a Johannesburg, lo spettacolo andò in tournée per sei mesi in tutto il Sudafrica. L'editore londinese André Deutsch, durante uno dei suoi abituali viaggi in Africa, vide la rappresentazione e domandò a Fugard se per caso avesse scritto un romanzo. L'autore rimise mano a Tsotsi finché, il 14 maggio 1962, non lasciò cadere il progetto. Così Fugard ne descrive l'abbandono:
Il mio romanzo (alla Beckett) non c'è più. Ho letto a Sheila quello che avevo scritto. Il suo silenzio, e quello che provavo io stesso mentre rileggevo un brano sconclusionato dopo l'altro, mi sono bastati. L'ho strappato. Ma non lo considero un lavoro sprecato. Adesso i personaggi sono dentro di me. Prima o poi verranno fuori. Ad ogni modo, questa faccenda dello scrivere «prosa» solo perché te lo chiede un editore è profondamente sbagliata. Io sono un drammaturgo.
Nel novembre del 2005 Fugard confermerà che non riteneva Tsotsi «degno di pubblicazione, e non lo mostrai né lo sottoposi a nessuno». Tuttavia, su insistenza di Sheila, non lo distrusse completamente. Il romanzo, che oggi sopravvive in numerose stesure, fu chiuso in una valigia e il suo autore se ne dimenticò.
Verso la metà degli anni Settanta una versione completa di Tsotsi figurava tra le carte spedite all'archivio Fugard presso il Museo Nazionale di Letteratura Inglese di Grahamstown. Nel 1978 vi si erano ormai imbattuti un discreto numero di ricercatori, uno dei quali, Stephen Gray, propose che venisse editata in vista di una pubblicazione. Fugard diede un tiepido consenso e Gray si mise all'opera, tagliando qualcosa come il venti per cento del testo. Sul finire del 1979 Fugard lesse Tsotsi per la prima volta dopo quasi vent'anni e ne autorizzò la pubblicazione. Il romanzo uscì l'anno seguente in Sudafrica, negli Stati Uniti e in Inghilterra. Fu un successo. Il classico perduto era stato ritrovato.
Più di due decenni dopo il regista sudafricano Gavin Hood, la cui opera prima The Storekeeper aveva vinto il Grand Prize al festival internazionale di cinema di Melbourne del 1998, ha cominciato a lavorare alla sceneggiatura di Il suo nome è Tsotsi e, tra il 2004 e il 2005, ne ha diretto le riprese in Sudafrica. Il film ha vinto il Michael Powell Award e lo Standard Life Audience Award al festival di Edimburgo del 2005, il People's Choice Award al festival di Toronto e l'Audience Award al festival dell'American Film Institute di Los Angeles. Nel 2006 ha ricevuto anche il Premio Oscar come miglior film straniero.

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Athol Fugard: bibliografia

Teatro

The Blood Knot, Simondium, Città del Capo 1963.
Hello and Goodbye, Balkema, Città del Capo 1966.
Boesman and Lena, Buren, Città del Capo 1969.
(Le tre pièce sono poi state riunite in: Three Port Elizabeth Plays, Oxford
University Press, Oxford 1974; Trilogia della famiglia. Legame di sangue,
Addio per sempre, Boesman e Lena
, Supernova, Venezia 1999.)
People Are Living There, Oxford University Press, Oxford 1970.
The Coat (pubblicato insieme a Third Degree di Don MacLennan), Balkema,
Città del Capo, 1971.
Statements (comprende: Statements after an Arrest under the Immorality Act,
Sizwe Banzi Is Dead
e The Island; coautori: John Kani e Winston Ntshona),
Oxford University Press, Oxford 1974 (Sizwe Bansi è morto, Supernova,
Venezia 1988).
Dimetos and Two Early Plays (comprende Dimetos, No-Good Friday e Nongogo),
Oxford University Press, Oxford 1977.
The Guest: an Episode in the Life of Eugene Marais (coautore: Ross
Devenish), Donker, Johannesburg 1977.
Orestes, in Theatre One: New South African Drama (a cura di Stephen Gray),
Donker, Johannesburg 1978.
A Lesson from Aloes: a Play, Oxford University Press, Oxford 1981.
Marigolds in August: a Screenplay, Donker, Johannesburg 1982.
«Master Harold»... and the Boys, Oxford University Press, Oxford 1983.
The Road to Mecca: a Play in Two Acts, Faber and Faber, Londra 1985 (Verso
la Mecca
, Supernova, Venezia 1993).
A Place with the Pigs: a Personal Parable, Faber and Faber, Londra 1988.
My Children! My Africa!, Theatre Communications Group, New York 1989.
Playland, Faber and Faber, Londra 1993.
Valley Song, Faber and Faber, Londra 1996.
The Captain's Tiger, Witwatersrand University Press, Johannesburg 1997.
Sorrows and Rejoicings, Theatre Communications Group, New York 2002.
Exits and Entrances, Dramatist's Play Service, New York 2005.

Antologie recenti di opere teatrali:

The Township Plays (comprende No-Good Friday, Nongogo, The Coat, Sizwe Banzi
Is Dead, The Island
), Oxford University Press, Oxford 1993.
Athol Fugard: Plays (comprende The Road to Mecca, A Place with the Pigs, My
Children! My Africa!, Playland, Valley Song
), Faber and Faber, Londra 1998.
Interior Plays (comprende People Are Living There, Statements after an
Arrest under the Immorality Act, Dimetos, The Guest, A Lesson from Aloes
),
Oxford University Press, Oxford 2000.
Port Elizabeth Plays (comprende «Master Harold»... and the Boys, Blood Knot,
Hello and Goodbye, Boesman and Lena
), Oxford University Press, Oxford 2000.

Prosa

Notebooks 1960-1977 (a cura di Mary Benson), Donker, Johannesburg 1983.
Tsotsi: a novel, Donker, Johannesburg 1989 (Tsotsi, Marietti, Genova 1991;
minimum fax, Roma 2007).
Cousins: a Memoir, Witwatersrand University Press, Johannesburg 1994.
Karoo and Other Stories, David Philip, Città del Capo 2005.