Sola a presidiare la fortezza

Leggere le lettere di qualcuno è come accettare l’invito a entrare nel suo mondo, nelle sue stanze, nelle sue relazioni: ci si rende come spettatori della vita altrui. Se a scrivere è Flannery O’Connor, l’esperienza assume un altro valore, quello di affacciarsi al laboratorio creativo di una delle più interessanti voci della letteratura statunitense del dopoguerra: è tramite la sua fitta corrispondenza, infatti, che l’autrice proponeva i suoi scritti agli agenti, riceveva critiche o elogi dai lettori, discuteva della sua opera e chiedeva consigli ad amici del calibro di Robert Lowell o Elizabeth Bishop. Entriamo così in un mondo popolato da autori, lettori, critici e agenti, ma non solo: le riflessioni letterarie si intrecciano con amare – ma sempre ironiche – osservazioni su ogni aspetto del reale, compresi fatti di cronaca dell’epoca, e con la costante espressione di una religiosità serena, mai cupa, mai pietistica. Una vita breve, quella dell’autrice, adombrata dall’oscura presenza della malattia, il lupus eritematoso, che le fu diagnosticato nel 1951: ben presto costretta a muoversi e viaggiare il meno possibile, la O’Connor sembra però non perdere mai curiosità e voglia di vivere. Torna in una nuovissima edizione, arricchita con lettere inedite, un epistolario unico, che traccia un itinerario tragicomico nell’America degli anni Cinquanta, impreziosito dai commenti caustici e divertiti di un’autrice che, a distanza di anni, mostra una lucidità rara e un innato talento per la scrittura. 

Titolo originale: The Habit of Being. Letters
Traduzione: Giovanna Granato

ISBN: 978-88-7521-412-8
Pagine: 268
Pubblicazione: mar 2012

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12,00 €

In riassortimento
Titolo originale: The Habit of Being. Letters
Traduzione: Giovanna Granato

ISBN: 9788875214180
Pubblicazione: mar 2012

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Le recensioni della stampa

Quotidiano del Sud

La voce della O'Connor, di volta in volta ironica, meditativa o polemica, ci conduce in un affascinante viaggio.
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Nadia Terranova - Nadia Terranova - Blog

Ecco cosa si trova in queste lettere: piccoli orizzonti di sollievo.
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Laura Lilli - La Repubblica

Dalle sue lettere esce fuori una Flanney O'Connor intelligente, presentuosa, irritante, imprevedibile.
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Viola Papetti - Alias - Il manifesto

È un'esperienza preziosa rileggere Flannery O'Connor, scrittrice rara ma capacissima di operare miracoli come convincere lettori italiani, già saturi di cattolicesimo.
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Ida Bozzi - La Lettura - Corriere della Sera

Un'immersione nell'ironia, nel dolore e nella vita della grandissima scrittrice americana.
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Valentina Della Seta - Il Venerdì - La Repubblica

Un ritratto inedito della grande scrittrice americana. Un'ironia indomabile e il desiderio di arrivare al fondo delle cose con la consapevolezza che non è mai possibile.
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Giuseppe Ceretti - Il Sole 24 Ore.com

Flannery O'Connor si racconta in ogni pagina, mantenendo inalterata la sua capacità di stupirsi e di farsi coinvolgere.
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Il Post

Flannery O'Connor e le anatre per i Fitzgerald.
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Filippo La Porta - Left

Una straordinaria voce dall'America del Sud.
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Rosanna Fiocchetto - Guazzington Post

Il rapporto, epistolare ma anche personale, con la soldatessa-poeta Betty Hester.
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Francesco Bernardini - La Voce Repubblicana

Piacerà agli appassionati di Flanney O'Connor ma anche a chi si interessa di scrittura creativa.
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Fulvio Caporale - La Voce

Un gioiello raro.
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Fulvio Panzeri - Avvenire

L'epistolario della O'Connor, capolavoro involontario, rifulge per i frammenti di vita, di pensiero e di visione che ne emergono.
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Youfeedit

Un affascinante viaggio tra le difficoltà e le soddisfazioni del processo creativo.
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Antonio D'Orrico - Sette - Corriere della Sera

Una vita raccontata attraverso le lettere.
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Valentina Della Seta - Il Messaggero

Un'occasione per gettare uno sguardo nel «laboratorio mentale» di una delle più grandi scrittrici del Novecento.
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Marco Freccero - Marco Freccero - Blog

Flannery O'Connor non voleva essere innocua, o popolare. E da questo epistolario ne abbiamo la conferma.
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Paperblog

Una delle voci più nitide della letteratura americana del Novecento.
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Gianfranco Restelli - Città Nuova

Un affascinante viaggio tra le difficoltà e le soddisfazioni del processo creativo.
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Donato Bevilacqua - La Bottega di Hamlin

Un libro che ci apre il mondo letterario, intimo e lavorativo della O’Connor.
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