Le cose di prima

Nella vita di Simeone, un adolescente colpito da distrofia muscolare, i tratti del melodramma sembrano aver preso il sopravvento. La malattia si rivela in tutte le sue penose limitazioni e in tutti i suoi contrasti – l’inerzia forzata e il desiderio di crescita, il bisogno di essere amato e il decadimento che inquina la dinamica dei sentimenti, l’incolpevolezza e il peso delle fratture causate ai rapporti familiari – mentre le «cose di prima» appaiono ormai improbabili e quasi esotiche.
Sul suo palcoscenico la madre è un contralto, la voce stanca e nevrotica di chi vorrebbe riprendere a vivere ma non ci riesce. Pierotta, soprano, è la ragazza depressa e instabile con cui Simeone duetta. Filippo, il baritono, è il professore che gli illustra i misteri della fisica quantistica, nei quali è forse annidata una speranza di salvezza. Il grande assente è il tenore, Thomas, il padre di origine siriana che lo ha abbandonato: è il suo abbraccio che Simeone non smette di rincorrere per sapere se è un disertore o un eroe, e se davvero esistono legami così forti da ridefinire le leggi della fisica. Con una Gerusalemme innevata a fare da sfondo, a padre e figlio è riservato uno struggente atto finale.
Come ha scritto Julian Barnes, soltanto il melodramma riesce ad andare dritto alla meta, e a rammentarci l’essenziale.

ISBN: 978-88-7521-936-9
Pagine: 202
Pubblicazione: set 2018

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ISBN: 9788833890104
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Le recensioni della stampa

Diego De Silva - TuttoLibri - La Stampa

"Le cose di prima" è una descrizione precisa della finitezza del corpo, del conflitto continuo a cui ci costringe nell'atto d'amore ma meglio ancora nel confronto con la malattia.
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Filippo La Porta - Il Sole 24 ORE

Un romanzo può impicciarsi della nostra esistenza, può chiederci se riteniamo di vivere come si deve, se siamo contenti di noi stessi?
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Massimo Carlotto - Icon - Panorama

Un melodramma anche dal punto di vista stilistico, che consiglio di leggere, soprattutto agli scrittori.
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Antonio Gurrado - Il Foglio

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Maria Anna Patti - Robinson - la Repubblica

L'autore unisce scienza e spiritualità, creando un romanzo che si può leggere come viaggio nel tempo di una galassia o nello spazio limitato di una sofferenza.
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Mirella Armiero - Corriere del Mezzogiorno

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Il Mattino

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