La sorella cattiva

Maria Cristina è una scrittrice di successo. Aveva diciassette anni quando lasciò il suo paese natale tra i boschi del Canada per scappare da una madre pazza, un padre depresso e una sorella a cui aveva fatto involontariamente del male. A Santa Monica, in California, dopo essere diventata la giovane amante di Rafael Claramunt, scrittore in odore di Nobel e ambiguo seduttore, Maria Cristina scriverà il romanzo che la lancerà nel mondo delle lettere, del quale scoprirà la bellezza ma anche la totale opacità. Quando la madre le chiede di tornare a casa per occuparsi del figlio della sorella, Maria Cristina, nonostante i dubbi, decide di partire, affrontando tutte le incognite di questo ritorno che le farà fare i conti con la verità. Verità che ha sempre a che fare con l’inganno, in tutte le sue forme: quello dell’amore familiare, quello del desiderio sessuale e, soprattutto, quello della creazione letteraria. Con la sua ottava prova narrativa, Véronique Ovaldé ci regala forse il suo romanzo più forte, una meravigliosa storia contemporanea che esplora i meandri del senso di colpa e il dono della libertà di pensiero e azione.

Titolo originale: La Grâce des brigands
Traduzione: Lorenza Pieri

ISBN: 978-88-7521-646-7
Pagine: 265
Pubblicazione: mar 2015

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Titolo originale: La Grâce des brigands
Traduzione: Lorenza Pieri

ISBN: 9788875216726
Pubblicazione: mar 2015

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Le recensioni della stampa

Gilberto Scuderi - Gazzetta di Mantova

Veronique Ovaldé candidata al Premio Acerbi con il romanzo "La sorella cattiva".
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Gazzetta di Mantova

Véronique Ovaldé in gara al Premio Acerbi.
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Francesco Rigatelli - La Stampa

La strage di Nizza: intervista a Véronique Ovaldé.
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Stefania Loppo - Roar Magazine

C'è nello stile della scrittura della Ovaldé, a tratti, la stessa selvatichezza poco domata da punteggiatura articolata che potrebbero avere delle emozioni pure in lettere: periodi talvolta un po' com...
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Federica Privitera - Critica Letteraria

Impacchetterò questo splendido romanzo per donarlo a chi ama la bella letteratura.
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Paola Dècina Lombardi - Alfabeta2

Véronique Ovaldé al Festival de la fiction française.
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La Nazione

Véronique Ovaldé in Italia.
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Gaia Tarini - Barta

Quel genere di romanzo che si apre e non si chiude finché tutte le parole non sono esaurite, l’occasione per ricordarci quanto dobbiamo lasciare indietro e cosa invece dobbiamo conservare per trovare ...
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Booklister

Bellissimo.
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Gianni Montieri - Poetarum Silva - the meltin' po(e)t_s

La sorella cattiva è un romanzo emotivamente impegnativo, ma ha anche il pregio di farci sorridere, il dolore o la commozione emergono sempre privi di retorica e di banalità.
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Graziella Pulce - Il manifesto

Un romanzo in cui la protagonista è scissa tra il suo presente di scrittrice e un passato involontariamente colpevole.
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Giacomo Giossi - L'Indice dei Libri del Mese

La Ovaldé congegna un testo teso capace di rappresentare con ingegno e originalità l'ambizione tutta contemporanea a un successo sempre più asfittico.
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Alessandra Stabile - Cinisi online

L’Ovaldé costruisce personaggi scolpiti nel granito, in un intrecciarsi continuo di dettagli che ruotano attorno alla protagonista, che sebbene sia sempre in scena non è mai una presenza aggressiva.
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Annarita Briganti - Donna Moderna

Storia di una scrittrice canadese che si rifugia in California per scappare da una sorella a cui ha fatto involontariamente del male.
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Diana Barbetta - Urban

Véronique Ovaldé con il suo ultimo romanzo sv ela la complicata trama dei legami affettivi.
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Diana D'Ambrosio - Non riesco a saziarmi di libri

Un romanzo lirico, estremamente affascinante, che abbaglia il lettore come il caldo sole californiano.
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Giuditta Casale - Tempo per Me Libri

C’è fine introspezione psicologica in La sorella cattiva, ma anche gusto del racconto e architettura sapiente.
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La Bottega di Hamlin

Solo se le vediamo dal di fuori e da lontano le nostre esistenze hanno la parvenza di essere“determinate”.
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