Il lavoro non ti ama

O di come la devozione per il nostro lavoro ci rende esausti, sfruttati e soli

«Fa’ ciò che ami, e non lavorerai nemmeno un giorno in vita tua»: ecco lo slogan che ha mosso le nostre vite alla ricerca del lavoro dei sogni, quello che fai con il sorriso sulle labbra, che mette in gioco i tuoi talenti migliori e ti fa sentire parte di una squadra – di più: parte di una famiglia. Peccato che in quello slogan si nascondesse la ricetta per lo sfruttamento, il programma in codice per una nuova tirannia del lavoro che abbiamo accolto allegramente, convinti che il lavoro avrebbe ricambiato quell’amore. Ora però l'idillio si sta incrinando: al posto delle farfalle nello stomaco, la sensazione nettissima che in questa relazione qualcosa non vada. Perché facciamo sempre più fatica a cogliere il privilegio delle nostre vite precarie?

Con Il lavoro non ti ama Sarah Jaffe ci aiuta a dare un nome e una ragione a questo groviglio di inquietudine, frustrazione e senso di colpa che fa da basso continuo alle nostre giornate lavorative, intrecciando le singole storie di lavoratrici e lavoratori a un’acuta analisi della storia recente. Guidata da Marx e Silvia Federici, Mark Fisher e bell hooks, Guy Standing, Selma James e molti altri, Jaffe ci mostra che il neoliberismo è anche un progetto di manipolazione delle emozioni, ma è un progetto che sta crollando ed esiste una possibilità di lotta a partire dalle sue rovine. Questo non è soltanto un libro che «fa pensare»: è un’istigazione al cambiamento, lo strumento per accendere una rivoluzione. «La beffa più grande del capitale è stata convincerci che il lavoro sia il nostro più grande amore», scrive Jaffe.

«Liberare l’amore dal lavoro, allora, è la chiave per ricostruire il mondo».


Ispirati dal libro abbiamo fatto un podcast con Siamomine: ascolta qui 

Titolo originale: Work won't love you back. How devotion to our job keeps us exploited, exhausted, and alone.
Traduzione: Rocco Fischetti

ISBN: 978-88-3389-343-3
Pagine: 545
Pubblicazione: apr 2022

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Titolo originale: Work won't love you back. How devotion to our job keeps us exploited, exhausted, and alone.
Traduzione: Rocco Fischetti

ISBN: 9788833893846
Pagine: 545
Pubblicazione: apr 2022

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Le recensioni della stampa

Andrea Bajani - Marie Claire

Andrea Bajani intervista Sarah Jaffe
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Flora Casalinuovo - Donna Moderna

Intervista a Sarah Jaffe: «Fare gruppo e scambiarsi idee per lavorare meglio è vitale».
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Chiara Beretta - Vanity Fair

Come si può amare un lavoro che spesso è tossico, precario, senza possibilità di crescita e pagato poco o niente e che, intanto, chiede di essere sempre reperibili, molto flessibili negli orari, volen...
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Irene Soave - 7Corriere - Corriere della Sera

Un denso articolo con un approfondimento sulle grandi dimissioni in Italia e una ricca intervista a Sarah Jaffe
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Giorgio Zanchini - Radio Anch'io - Rai Radio 1

Giorgio Zanchini intervista Sarah Jaffe.
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Alessia Gasparini - Left

«Il lento declino delle condizioni lavorative all’improvviso è diventato ben visibile». Intervista a Sarah Jaffe.
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Repubblica.it

Un estratto da «Il lavoro non ti ama» di Sarah Jaffe.
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Sara Menafra - Open

Intervista a Sarah Jaffe
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Letizia Giangualano - Alley Oop - Il Sole 24 ore

Jaffe suggerisce che in questo momento storico potrebbero esserci i semi di un passaggio generazionale tra i trenta-quarantenni e i più giovani, nel riconoscere che è stata loro venduta un’idea di cap...
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Un libro tira l'altro - Radio 24

Il lavoro non ti ama di Sarah Jaffe tra i libri citati in puntata.
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Irene Doda - Il Tascabile

Abbiamo discusso con Sarah Jaffe di diversi temi trasversali al suo saggio, per riflettere su come inquadrare il fenomeno del labor of love nella contemporaneità.
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Riccardo Staglianò - Il Venerdì - la Repubblica

Decostruisce il ricatto per cui tante occupazioni, soprattutto intellettuali, pagano salari da fame contando sul fringe benefit della passione nei confronti di quell'attività.
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Giovanna Chianelli - Il Mattino

Intervista a Sarah Jaffe: «Liberare l'amore dal lavoro è la chiave per ricostruire il mondo».
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Ilaria Urbani - La Repubblica - Ed. Napoli

Sarah Jaffe tra le Vele per parlare di lavoro.
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Giovanni Chianelli - ilmattino.it

Così Jaffe aiuta il lettore a dare un nome e una ragione al groviglio di inquietudine, frustrazione e senso di colpa che fa da basso continuo alle giornate lavorative, intrecciando le singole storie d...
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Francesca Coin - Jacobin Italia

Intervista a Sarah Jaffe: «Non si può pensare di poter semplicemente tornare a dedicarsi completamente a un lavoro perché lo ami. Non si può più pensare al lavoro allo stesso modo».
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Flavia Fedele - Mar dei Sargassi

Sfruttamento è la convinzione che non puoi alzarti finché non hai finito. Finché non sei libero, non dal lavoro ma attraverso il lavoro. Tutto ciò che ti è concesso abbracciare, sognare, desiderare. A...
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Sofia Gualandi - Ingenere

Le storie raccolte da Jaffe sono le nostre storie. Sono storie di violenza, di discriminazione, di ribellione, di fatica, di solidarietà, di conquista. Ma sono anche e soprattutto storie d’amore, perc...
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Daniela Palumbo - Scarp de tenis

Intervista a Sarah Jaffe: «Finché la società sarà fatta di persone, avrà sempre la capacità di cambiare, perché dipende dalla volontà delle persone lottare per un cambiamento».
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Giovanni Cerro - L'Osservatore Romano

Il tempo del lavoro sembra ormai aver fagocitato l'intera esistenza umana.
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Mara Stefanile - L'Indiependente

Il lavoro è lo strumento con cui ci ricatta il sadismo del Capitale, per ottenere approvvigionamento narcisistico.
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V + Magazine

Forse "amare" non è il verbo giusto da mettere prima della parola "lavoro".
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Francesco Sani - Off - Il Blog di Workitect

Con una forte base teorica che va da Karl Marx a Silvia Federici, da Mark Fisher a Selma James, il saggio mostra che il capitalismo è anche manipolazione delle emozioni, ha bisogno dell’adesione ideol...
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Elisa Marasca - Persone & Conoscenze

Jaffe vuole mostrare che il neoliberismo è un progetto di manipolazione delle emozioni, ma sta crollando ed esiste una possibilità di lotta a partire dalle sue rovine.
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Maria Rosa Cagnasso - Antropia

Quali sono le conseguenze principali di questa scelta totalizzante? La prima, più evidente, è il precariato, affettivo-umano-economico. Spesso si sopravvive appena, con il rischio di restare schiaccia...
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Emanuela Colatosti - Periodico Italiano Magazine

Il racconto dell'incontro tra Sarah Jaffe, Christian Raimo e Aboubakar Soumahoro a proposito di «Il lavoro non ti ama».
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Natalie Sclippa - La Via Libera

Un cambio di priorità, in cui poter iniziare ad affrontare crisi politica, economica ed ecologica insieme.
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Massimo Alberti e Francesca Coin - Radio Popolare

Intervista a Sarah Jaffe
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Radio Popolare

Sarah Jaffe ai microfoni di Radio Popolare ha parlato di «Il lavoro non ti ama» con Massimo Alberti.
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CronacaQui

Intervista a Sarah Jaffe
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Gabriele Ottaviani - Convenzionali

Si lavora per vivere, non si vive per lavorare.
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Alex Foti - Pulp Libri

Il testo formativo di una nuova generazione di agitatori e agitatrici sindacali.
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