consigli di lettura

Casa d'altri: Francesco "Kento" Carlo racconta Cronache ribelli

Casa d'altri è la rubrica in cui librerie, scrittrici e scrittori raccontano un libro.

Prende il nome da una straordinaria raccolta di racconti di Silvio D'Arzo, e ci sembrava il più adatto visto che ci piace parlare di libri, non solo dei nostri.
L'ospite di questa puntata è Francesco "Kento" Carlo, in libreria con Barre. Rap, sogni e segreti in un carcere minorile.


Buona parte dei dischi italiani che mi capitavano in mano quando cominciavo ad appassionarmi di rap erano autoproduzioni, a volte mascherate (così, tanto per fare scena) sotto nomi di label altisonanti ed inventatissime. Non molti di noi immaginavano che quelle registrazioni fatte in casa sarebbero diventate i semi di un movimento straordinariamente importante e radicato. E quasi nessuno prevedeva che quegli album, diventati negli anni introvabili, avrebbero raggiunto quotazioni da capogiro sul mercato di collezionisti e reseller.

Per quanto riguarda i libri autoprodotti, francamente non mi è capitato di avere spesso la stessa folgorazione. Un libro senza editore spesso è una nave senza timone, quando non addirittura semplicemente il figlio sgorbio del narcisismo o dell’egomania dell’autore. Ecco perché il titolo che vi consiglio – e che è appunto un’autoproduzione – mi sembra un caso più unico che raro nel panorama degli ultimi anni.

Si tratta di Cronache Ribelli, l’almanacco storico in due volumi (ma non è detto che in futuro non se ne aggiungano degli altri) del collettivo Cannibali e Re. Gli autori sono un gruppo di intellettuali e giovani studiosi che si propongono lo scopo – bellissimo e non facile - di “tornare alla Storia, raccontarla con passione e partecipazione, dall’interno e dall’esterno, suscitando sentimenti, creando conflitti, smontando teorie, ricostruendo paesaggi, smitizzando e celebrando personaggi, ma sempre con la pretesa di essere comunque relativi, comunque insufficienti, comunque bisognosi di confronto, di dissenso, di dialogo”. Lo stesso nome che il collettivo si è scelto – Cannibali e Re, appunto – è un omaggio a un fondamentale saggio dell’antropologo Marvin Harris, dedicato allo studio del rapporto tra varie civiltà e il loro modo di utilizzare l’ambiente, le risorse e la tecnologia.

Forte di un seguito online di oltre 200.000 persone sulle varie reti sociali, Cronache Ribelli è indiscutibilmente un almanacco fatto e pensato per il nostro tempo: testi brevi, illustrazioni curatissime, lettura molto facile anche per chi non è un esperto di storia o studi sociali. Ma è, allo stesso tempo, estremamente rigoroso e ricco di spunti per chi vuole approfondire. Se mi fosse caduto in mano da adolescente come i dischi di cui parlavo prima, probabilmente mi avrebbe segnato e ispirato quanto hanno fatto i Sangue Misto o Lou X.

E, se oggi cadesse in mano a voi e voleste leggere una sola storia prima di decidere se acquistarlo, il mio consiglio è di andare a pagina 120 del primo volume e scoprire (o riscoprire) l’incredibile vicenda umana e sportiva di Leone Jacovacci, campione italiano ed europeo di pugilato boicottato dal fascismo, e costretto di fatto a chiudere la carriera solo perché aveva la pelle del colore sbagliato. Sono abbastanza sicuro che, letta quella storia, porterete Cronache Ribelli a casa con voi.

In evidenza